WWF e Marina Militare uniti per un Mediterraneo di qualità

Sono sempre stato molto sensibile alle tematiche ambientali e la nomina nel 2016 ad ambasciatore di WWF Italia, in occasione del 50° Anniversario della sua fondazione è motivo di grande orgoglio. Si tratta di un riconoscimento assegnato in genere a personalità del mondo imprenditoriale e delle Istituzioni che si sono distinte nel corso della loro dirigenza per aver messo in atto misure volte alla tutela e la salvaguardia dell’ambiente. Nel mio caso il riconoscimento era arrivo per la rinnovata collaborazione tra la Marina italiana ed il WWF nelle attività di divulgazione e sensibilizzazione sulla conservazione degli ambienti marini e costieri. Per la Marina Militare questo riconoscimento testimonia l’impegno costante a favore del mare e dell’ambiente sottolineando in modo sempre più deciso il  carattere duale della Marina Militare. Dal 2013, a 35 anni dalla prima cooperazione tra Marina Militare e WWF, è stata avviata una collaborazione dal nome “Il mare deve vivere”. A bordo della nave a vela Amerigo Vespucci, nei principali porti italiani, esperti ed operatori del WWF hanno illustrato le bellezze del mare e sensibilizzato i visitatori sulle minacce che mettono a rischio l’ecosistema marino, indicando le azioni necessarie per assicurare un Mediterraneo di qualità alle generazioni future. La nave Vespucci è stata  sede di attività divulgative e promozionali legate all'ambiente. Quando ero capo di Stato Maggiore della Marina avevo avviato un progetto per fare in modo che il 50% delle nostre navi dovessero essere alimentare con il biofuel entro il 2020.
Nel 2015 avevo firmato un nuovo accordo con la presidente di WWF Italia Donatella Bianchi per instaurare rapporti di collaborazione finalizzati a promuovere l’uso sostenibile delle risorse naturali, per tutelare e valorizzare l’ambiente.
L'impegno reciproco era di durata triennale e si reggeva su un rapporto solido che durava nel tempo, spinto da obiettivi comuni volti a preservare il nostro patrimonio marino. Risale infatti al 1978 il primo accordo tra la Marina Militare ed il WWF che in quell'occasione era salito a bordo delle Navi Scuola Vespucci e Palinuro, esplorando il Mediterraneo, per la campagna d’Istruzione denominata “Il Mare deve Vivere”, il cui scopo era promuovere le tematiche legate alla tutela e valorizzazione dell’ambiente marino. Uno dei punti salienti di questo rapporto di sinergie, consisteva nel preparare, organizzare e promuovere ogni iniziativa culturale, promozionale ed educativa, volta a destare l’attenzione di persone, aziende ed istituzioni pubbliche a favore delle tematiche di sostenibilità, tutela e valorizzazione ambientale.
La Marina Militare ed il  Wwf avevano iniziato una collaborazione anche per la tutela del Mediterraneo e  la salvaguardia dell’ambiente marino. Tra le iniziative che ricordo con maggiore piacere ci sono le giornete delle Oasi, alle quali ho partecipato personalmente. A Trapani ad esempio, nel 2013, in banchina erano previste attività didattiche con studenti e giovani scout, curate dagli esperti del WWF, con una speciale mostra in 3D sulle tartarughe marine, e dall’equipaggio dell’Orsa, impegnato a educare i giovani all’arte marinaresca e sul come si va per mare. La Nave Orsa Maggiore ha collaborato per la rimessa in mare di due tartarughe marine, curate nei centri di recupero WWF davanti alle isole Egadi,  ribattezzate poi “Orsa” e “Marina”.




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