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Visualizzazione dei post da aprile, 2018

Cresce l’export di armi al mondo, mentre in America si prova a limitarne l’uso

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Cresce l’export di armi al mondo, mentre in America si prova a limitarne l’uso di Ammiraglio Giuseppe de Giorgi Il volume dell’export internazionale di armi nel periodo tra il 2013 ed il 2017, confermando la tendenza al rialzo iniziata agli inizi degli anni 2000, è stato superiore del 10% rispetto a quello del 2008-2012. Questi dati emergono da uno studio ... Articolo completo Cresce l’export di armi al mondo, mentre in America si prova a limitarne l’uso

Sea Shepherd, a Lerici un convegno sul pericolo della plastica nei mari

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Ci sono centinaia di chili di plastica in un solo chilometro cubo di Mediterraneo . L'impressionante dato è stato diffuso dal ricercatore del Cnr Marco Faimali nel corso del convegno sulla pericolosità delle micro e macroplastiche nei mari e negli oceani,   organizzato a Lerici (La Spezia) da Sea Shepherd. « Se filtrassimo un chilometro cubo di acqua del Mediterraneo – ha spiegato Faimali -   troveremmo da qualche decina sino a centinaia di chili di plastica. Il Mediterraneo è una delle zone più problematiche per questo aspetto: stiamo cercando di capire quali saranno gli effetti sull'ecosistema. La plastica non è un inquinante normale, assorbe altri agenti inquinanti e funge da vettore. Le plastiche si trasformano in particelle sempre più piccole, anche perché vengono triturate e mangiate dai pesci, rendendo sempre più complesso catturarle. Stiamo studiando quali sono ad esempio gli effetti sullo zooplacton. L'invasione silenziosa della marine litter è

Contaminazione da microplastiche

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La contaminazione da microplastiche ha raggiunto ormai livelli incalcolabili negli oceani. Le ricerche sull'impatto dell'inquinamento nei confronti dell'ecosistema marino sono sempre più numerose e non sembrano lasciare molti margini di speranza. L'ultima è quella pubblicata su Frontiers in Marine Science : tre pesci su quattro che vivono in profondità nell' Atlantico Nord-Occidentale sono contaminati da microplastiche. Si tratta di pezzettini di plastica indissolubili e microscopici che inevitabilmente vanno a finire nella catena alimentare. Facile immaginare da dove provengano, ossia da oggetti o prodotti che l'essere umano utilizza quotidianamente in quantità industriali come vestiti in pile o cosmetici: plastiche sottoforma di microsfere che vengono utilizzate proprio nei prodotti per la pelle perché in grado di svolgere una funzione esfoliante. Una volta finiti in mare questi frammenti vengono ingeriti dagli organismi marini provocando p

Da dove sono stati lanciati i missili in Siria

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Da dove sono stati lanciati i missili in Siria di Ammiraglio Giuseppe de Giorgi Dei 105 missili lanciati contro gli impianti di ricerca e stoccaggio di armi chimiche in Siria circa 70 sono stati lanciati da piattaforme navali, di cui, aspetto estremamente interessante Articolo completo Da dove sono stati lanciati i missili in Siria

Demolizione navi - Inquinamento e morte

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Demolizione navi - Inquinamento e morte di Ammiraglio Giuseppe de Giorgi Come vengono demolite le grandi navi? La risposta non è per niente incoraggiante: il modo in cui ci si sbarazza delle grandi imbarcazioni è fonte purtroppo di tragedie umane e ambientali. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’organizzazione .... Articolo completo Demolizione navi - Inquinamento e morte

La Marina Militare torna nell’Artico per studiare il futuro del nostro clima.

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Mercoledì 17 gennaio, “Alliance” la nave polivalente di ricerca della Marina Militare è partita dal porto di La Spezia verso i mari d’Islanda e Groenlandia , oltre il Circolo Polare Artico, per attuare una missione scientifica, in collaborazione con il Centre for Maritime Research and Experimentation (CMRE) della Nato, che si concluderà a fine aprile 2018. E così dopo 90 anni dalla storica missione del Comandante Nobile e a seguito della recente spedizione effettuata nell'estate del 2017 denominata "High North", la Marina Militare ritornerà al Polo Nord, per la prima volta in periodo invernale artico, per sostenere le attività di ricerca a supporto dell’organizzazione internazionale Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI) nell’ambito del programma multidisciplinare Iceland-Greenland Seas Project (IGP). Scopo principale della spedizione sarà questa volta lo studio dell’interazione aria/acqua e la relativa ventilazione che si viene a creare nel Mare Artico, co

Gran Bretagna, campagna contro la plastica: cannucce al bando

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La Gran Bretagna ha messo in moto un'altra Brexit, quella dalle cannucce di plastica, apice di una   campagna contro l'inquinamento e i rifiuti non biodegradabili. Al momento, come riporta il Daily Telegraph , è soltanto una proposta con buone possibilità di diventare molto concreta, dal momento che è già stata approvata dal governo di Edimburgo per il solo territorio della Scozia. Le cannucce infatti non possono essere riciclate e spesso finiscono ad inquinare acque dolci e mari, danneggiando anche esseri animali e vegetali. Come mostrato infatti in un video shock da alcune associazioni ecologiste che chiedono il bando delle cannucce in tutto il mondo: si vedono tartarughe di mare gravemente ferite alle narici proprio dalle cannucce finite in acqua. Secondo Michael Gove, ministro dell'ambiente britannico, la proposta potrebbe far diventare il paese più   "environmentally friendly" dal momento che si parla di un qualcosa come 8,5 miliardi di cannu

Cambiamenti climatici: Oceano Antartico detonatore del riscaldamento globale.

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Potrebbe partite dall' Oceano Antartico la spinta decisiva del riscaldamento globale. Lo rivela una ricerca pubblicata su Scienze dell' Università di Oldenburg, dell''Istituto Max Planck e dell' Istituto Alfred Wegener. Un ruolo di detonatore che se non fosse più in corso comunque ci sarebbe stato almeno fino al termine dell'ultima glaciazione. I cambiamenti nelle sue correnti avrebbero determinato il rilascio nell'atmosfera di grandi quantità di CO2 che fanno da amplificatore per il riscaldamento del pianeta.   I ricercatori hanno estratto carote di sedimenti dal fondale, tra i 3000 ed i 4000 metri di profondità ricavandone il contenuto degli isotopi del neodimio , un raro tipo di metallo , la cui concentrazione dipende dalle correnti. Circa 20.000 anni fa, nel picco dell'ultima glaciazione, le correnti più profonde dell'Oceano Antartico tendevano a mantenersi separate da quelle superficiali. Quando invece 18.000 anni fa la temperatura è au

One Belt, One Road - la Nuova Via della Seta

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900 progetti per 1000 mld investimenti. Sono i grandi numeri della One Belt One Road, meglio conosciuta come la Nuova Via della Seta, spiegati al convegno genovese “ The New Silk Road of Italy” da Zhang Gang che fa parte del China Council for the Promotion of International Trade. La Via della Seta rappresenta sulla carta un piano strategico per il futuro anche se qualcosa è già diventato realtà visto che lo scorso mese di novembre è partito da Mortara il primo treno merci diretto in Cina: 17 carri e 40 container, un tipo di collegamento commerciale che secondo i progetti futuri è destinato a consolidarsi. Le potenzialità della One Belt Road sono notevoli visto il peso del giro d'affari cinese: « Lo scorso anno - ha spiegato Gang - il Pil cinese è cresciuto del 6,9% arrivando a 13.000 miliardi di dollari , mentre il volume complessivo di import/export è stato pari a 4.280 miliardi di dollari, di cui 2.360 miliardi in export e 1.920 miliardi in import. Nei primi 10